Ieri la Stampa di Torino ha parlato di The Grand Tour e delle visite Virtuali
“Il web pullula di proposte: c’è il fai-da-te delle guide che si ingegnano per sopravvivere, il tour istituzionale offerto da musei (tutti i maggiori ormai, dal Louvre agli Uffizi) che con la chiusura hanno scoperto le potenzialità di internet, l’ufficio del turismo che coccola i possibili futuri turisti, il tour operator di rilevanza mondiale che promuove il «prodotto». Per non parlare dei big del web.
Si rivolge a un pubblico anglosassone e solo in seconda battuta italiano The Grand Tour («affiliato» con go.museumtribe.com) di Mario Bernardi: propone viaggi accuratamente preparati con mete italiane su percorsi monografici (il 22 marzo c’è un webinar sulle fortezze di Milano). «Si possono collegare anche 300 persone; ma ci sono anche quelli (quasi) “à la carte”, destinatarie famiglie separate dal lockdown o gruppetti di amici, che sfruttano l’occasione per interagire dopo mesi di lontananza. C’è chi si prepara al viaggio che farà, e chi visita mete che mai si potrà permettere». Ecco perché i tour virtuali vivono oggi un’esplosione, ma certamente non spariranno quando torneremo alla normalità. È nata la generazione dei viaggiatori da tastiera.”
Trovate qui l’Articolo Intero
https://www.lastampa.it/tuttigusti/viaggiare/2021/03/20/news/accendi-il-computer-e-viaggia-prossima-tappa-gerusalemme-o-un-safari-africano-1.40051854
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